Rosalind Krauss osservava che la “struttura” della Griglia «è rimasta l’emblema stessa dell’ambizione modernista nel campo delle arti visive. La griglia annuncia tra l’altro la volontà di silenzio dell’arte moderna […]. Spazialmente la griglia afferma l’autonomia del campo dell’arte: bidimensionale, geometrica, ordinata, è antinaturalista, antimimetica e si oppone al reale. È ciò a cui l’arte assomiglia quando volta le spalle alla natura». Seguendo questa logica, le utopie del Modernocontemporaneo, quasi tutte basate su griglie grafiche e/o concettuali, non sono affatto un’emancipazione dalla forma, un liberatorio “grado zero” dell’architettura, quanto piuttosto il trionfo assoluto dell’astrazione geometrica sulla realtà e sulla natura. Quest’affermazione sarebbe del tutto esatta se non tralasciasse alcune particolari ricerche condotte per tutto il Novecento nel campo disciplinare architettonico. In particolare, quelle che incrociano il tema della griglia e, quindi, della serialità, della tecnica e delle conseguenti pratiche progettuali con l’osservazione e l’assunzione dei processi costruttivi dell’architettura informale.
Utopie contemporanee. Ricominciare dall'informale / Lanzetta, Alessandro. - (2016), pp. 97-102.
Utopie contemporanee. Ricominciare dall'informale
Alessandro Lanzetta
2016
Abstract
Rosalind Krauss osservava che la “struttura” della Griglia «è rimasta l’emblema stessa dell’ambizione modernista nel campo delle arti visive. La griglia annuncia tra l’altro la volontà di silenzio dell’arte moderna […]. Spazialmente la griglia afferma l’autonomia del campo dell’arte: bidimensionale, geometrica, ordinata, è antinaturalista, antimimetica e si oppone al reale. È ciò a cui l’arte assomiglia quando volta le spalle alla natura». Seguendo questa logica, le utopie del Modernocontemporaneo, quasi tutte basate su griglie grafiche e/o concettuali, non sono affatto un’emancipazione dalla forma, un liberatorio “grado zero” dell’architettura, quanto piuttosto il trionfo assoluto dell’astrazione geometrica sulla realtà e sulla natura. Quest’affermazione sarebbe del tutto esatta se non tralasciasse alcune particolari ricerche condotte per tutto il Novecento nel campo disciplinare architettonico. In particolare, quelle che incrociano il tema della griglia e, quindi, della serialità, della tecnica e delle conseguenti pratiche progettuali con l’osservazione e l’assunzione dei processi costruttivi dell’architettura informale.File | Dimensione | Formato | |
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